Vittorio Menditto, la sincerità nell’arte
La Fondazione Creativi Italiani vede in questo giovane artista un esempio di come la creatività unita alla volontà e alla passione diventino forza generatrice in grado di superare i propri limiti. Un esempio di perseveranza ed amore per l’arte che fa dei sui lavori dei veri e propri viaggi immersivi, dove l’inconscio dell’artista entra in contatto con il nostro.
di Vittorio Zenardi
Vittorio Menditto è un artista italiano contemporaneo divenuto tetraplegico a causa di un incidente motociclistico accaduto nel 2006. Durante il ricovero all’ospedale di Montecatone (Imola) ha conosciuto il pittore Vincenzo Gualtieri, il quale percependo in lui grandi potenzialità ha voluto sperimentare l’utilizzo di un caschetto per dipingere. Il suo sviluppo artistico è segnato da periodici cambiamenti stilistici influenzati dalle esperienze personali, ma mantiene un fermo impegno verso l’astrazione. I colori sono la pietra angolare per comprendere l’essenza emotiva del suo lavoro. Le sue opere sono caratterizzate da forme tridimensionali che diventano materiche grazie a spatole speciali e paste acriliche. Tutto questo grazie ad un particolare caschetto che gli permette di guidare sia il pennello che tutti i suoi accessori. La Fondazione Creativi Italiani vede in questo giovane artista un esempio di come la creatività unita alla volontà e alla passione diventino forza generatrice in grado di superare i propri limiti. Un esempio di perseveranza ed amore per l’arte che fa dei sui lavori dei veri e propri viaggi immersivi, dove l’inconscio dell’artista entra in contatto con il nostro.
Ostruzione – 2016
Nell’opera “Ostruzione” il vissuto di Menditto si fa visione, queste le sue parole:
“Un blocco, un peso, una sofferenza, tutto ciò l’ho vissuto nel periodo in cui ho creato questo lavoro. L’arte mi ha aiutato ad alleviare questi malesseri sia fisici che emotivi e grazie solamente alla pittura sono riuscito a vincere quella lotta e trovare la mia luce”.
Utilizzando vernice composta da pigmenti legati con olio di lino o garofani, l’autore sovrappone strati di vernice sempre più ricchi di olio per un effetto solido e resistente. Metafora della lotta fra corpo e mente, uno scontro con noi stessi da cui cercare di uscirne migliori in vista di una rinascita.
Medusa – 2023
“Medusa” fa parte delle opere della serie “Immaginazioni”, l’espressione più intima del subconscio dell’artista. Ogni opera è unica nel suo genere ed è composta da forme di varia natura, le quali unite ad ulteriori composizioni cromatiche danno vita a raffigurazioni astratte anche complesse nei suoi meccanismi di realizzazione. L’utilizzo di cromie molto accese per amplificarne il contrasto trasmettono grande vivacità visiva, con la finalità di attrarre lo spettatore nella ricerca di particolari unici in ogni lavoro. Menditto ha esposto le sue opere in mostre personali e collettive in Italia e in Asia.
La stessa diversità – 2022