Tra figurazione e astrazione: l’esplorazione iconica di Ester Grossi
La Fondazione Creativi Italiani ha selezionato la pratica artistica di Ester Grossi per il suo stile visivo, ricco di contrasti tra digitale e manuale, luce e ombra, figurazione e astrazione, permette allo spettatore di immergersi in una riflessione visiva e concettuale, dove l’apparenza e l’essenza si scontrano e si fondono.
Ester Grossi, artista multidisciplinare, ha sviluppato una ricerca caratterizzata dall’esplorazione della cultura popolare, del folklore e della comunicazione di massa. Attraverso vari progetti espositivi, il suo lavoro pittorico si concentra sulla società contemporanea, ricca di simboli e informazioni, mettendo in luce il potere iconico delle immagini. Inizialmente ispirata dal movimento neo-pop e con un linguaggio figurativo, la sua pittura si è evoluta verso una forma stilistica sempre più grafica ed evocativa, arrivando a un equilibrio tra figurazione e astrazione. Questo “limbo iconografico” invita lo spettatore a muoversi liberamente tra due linguaggi, decodificando forme, colori e figure. Uno degli aspetti centrali della sua opera è la differenza tra la precisione grafica, che potrebbe sembrare un prodotto digitale, e la sua realizzazione manuale, un contrasto che riflette il tema dell’apparenza, filo conduttore del suo lavoro.
Il suo background multidisciplinare le ha consentito di esplorare diversi ambiti artistici come la pittura, la moda, la grafica e il video, permettendole di collaborare con artisti provenienti da varie discipline. Tra i suoi progetti più rappresentativi troviamo “Esploratori. Alla luce dell’ombra” (2022), “Personae” (2016-2024) e “Red Hook Lines” (2017-2019).
Esploratori. Alla luce dell’ombra (2022)
Questo progetto, realizzato in collaborazione con l’artista Manuel Portioli, nasce da una residenza artistica in Norvegia, nella cittadina industriale di Rjukan-Notodden, Patrimonio UNESCO. I due artisti hanno esplorato il paesaggio caratterizzato da un singolare rapporto tra natura e industria, in un dialogo tra luce e ombra. Ester Grossi ha interpretato pittoricamente queste contraddizioni, utilizzando materiali e pigmenti legati alla luce, trasponendo su tela le sue impressioni del paesaggio e dell’architettura industriale locale. Le sue opere, caratterizzate da geometrie e colori vivaci, evocano un paesaggio minimalista ma misterioso, dove le forme pure richiamano una riflessione sul tema della luce e della sua assenza.
Personae (2016-2024)
Il progetto “Personae” si focalizza sulla riflessione tra l’essere e l’apparire, esplorando il tema della maschera e del travestimento come elementi di identità costruita. Nei suoi ritratti, Grossi ricerca un equilibrio tra figurazione e astrazione, svelando l’essenza dei soggetti raffigurati attraverso tratti geometrici e composizioni analitiche. Il contrasto tra i colori brillanti e la minuziosità esecutiva delle opere crea l’illusione di una produzione digitale, che viene poi smentita dall’osservazione diretta, enfatizzando lo scarto temporale tra l’immagine e la sua ricezione. L’atto del vedere si trasforma così in un’esplorazione attenta della superficie della tela, rivelando la complessità del rapporto tra forma e contenuto.
Busto con fiori. (acrilico su tela, 100X80 cm, 2024)
Red Hook Lines (2017-2019)
Ispirato dal quartiere di Red Hook a Brooklyn, questo progetto nasce durante una residenza presso De-Construkt e si sviluppa attorno alla linea, elemento chiave che definisce il paesaggio industriale del luogo. Le linee dell’orizzonte marittimo, dei fili elettrici, delle gru del porto e delle geometrie architettoniche moderne si trasformano in strumenti per tradurre su tela le impressioni personali di Grossi. Il progetto ha dato vita anche a una serie di sculture in stampa 3D, pensate come souvenir di questo viaggio, piccoli oggetti che incarnano il ricordo del paesaggio industriale di Red Hook. Il lavoro è stato successivamente esposto in due mostre: “Souvenir” (2018) e “Essenziale” (2019), approfondendo ulteriormente il tema della linea come elemento costruttivo e simbolico.
La Fondazione Creativi Italiani ha selezionato la pratica artistica di Ester Grossi per il suo stile visivo, ricco di contrasti tra digitale e manuale, luce e ombra, figurazione e astrazione, che permette allo spettatore di immergersi in una riflessione visiva e concettuale, dove l’apparenza e l’essenza si scontrano e si fondono. Attraverso le sue opere, l’artista invita il pubblico a esplorare le molteplici dimensioni della realtà contemporanea, offrendo un’interpretazione originale e profonda del mondo che ci circonda.
Immagine in copertina, da sinistra: Echoes (acrilico su tela, 120X100 cm, 2023) e Fall and two tips (acrilico su tela, 120X100 cm, 2022).