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Sissi, quando il corpo diventa arte

Il corpo è al centro della ricerca artistica di Sissi, non solo come soggetto, ma come vero e proprio medium espressivo. Le sue opere esplorano la fisicità umana in tutte le sue sfaccettature, ponendo l’accento sulla trasformazione e sulla mutevolezza dell’identità.

Sissi, quando il corpo diventa arte Sissi, quando il corpo diventa arte

Sissi, pseudonimo di Daniela Olivieri, è un’artista e performer italiana conosciuta per la sua capacità di combinare arte visiva, performance e scultura. Esplora i temi dell’identità, del corpo e della memoria attraverso un linguaggio artistico che invita lo spettatore a un coinvolgimento intimo e personale. Studia all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove inizia a sviluppare il suo stile distintivo, caratterizzato da un’attenzione particolare al corpo e alla sua trasformazione. Nelle opere iniziali, l’artista lavora sull’intreccio, realizzando lavori dove lana, fil di ferro o fili di plastica, o materiali naturali come il rattan, vengono tessuti a mano dall’artista sotto forma di placenta in bozzoli e nidi che diventano rifugi per il corpo e che vengono movimentati dalla sua persona nell’atto performativo. Come nel caso di Secondo Mezzo Piano a Palazzo delle Albere al Mart di Trento-Rovereto; o di Phantom of Desire alla Neue Galerie am Landesmuseum Joanneum a Graz (2003); o durante la sua prima mostra personale Nidi organizzata dal MACRO di Roma.


Secondo mezzo piano, 2003 – Performance, knitted plastic yarn, 250x180x160cm, on site project for Nuovo spazio italiano, Palazzo delle Albere, MART, Trento.


La Poetica del corpo


Il corpo è al centro della ricerca artistica di Sissi, non solo come soggetto, ma come vero e proprio medium espressivo. Le sue opere esplorano la fisicità umana in tutte le sue sfaccettature, ponendo l’accento sulla trasformazione e sulla mutevolezza dell’identità. Attraverso le sue performance, l’artista si interroga su come il corpo possa essere plasmato, manipolato e trasformato per raccontare storie di sé e degli altri. Un esempio emblematico è la serie di performance “Vestimenti”, in cui Sissi utilizza materiali diversi per creare abiti-scultura che vengono poi indossati durante le sue esibizioni. Questi “vestimenti” non sono solo oggetti estetici, ma estensioni del corpo che trasformano l’identità dell’artista, permettendole di esplorare nuove possibilità di espressione e relazione con lo spazio e il pubblico. Oltre alla performance, la scultura è un altro linguaggio fondamentale nel lavoro di Sissi. Le sue sculture, spesso realizzate con materiali organici o riciclati, riflettono la sua attenzione per il processo di trasformazione e rigenerazione. Questi oggetti scultorei sono spesso associati al corpo, sia in termini di forma che di significato, e rappresentano un’estensione fisica e simbolica dell’identità dell’artista. Ad esempio, nella serie “Anatomie Parallele“, Sissi crea sculture che richiamano forme anatomiche, ma che sono al contempo astratte e surreali. Queste opere interrogano la percezione del corpo umano, sfidando lo spettatore a riflettere su ciò che è naturale e ciò che è artificiale, ciò che è fisico e ciò che è emotivo.


Memoria e racconto


La memoria gioca un ruolo cruciale nella pratica artistica di Sissi. Le sue opere spesso si basano su esperienze personali e collettive, che vengono reinterpretate e trasformate in racconti visivi e performativi. La memoria, per Sissi, non è solo un deposito di ricordi, ma un processo attivo di costruzione dell’identità. Le sue performance e installazioni spesso coinvolgono il pubblico in un viaggio attraverso frammenti di storia personale e mitologia collettiva, creando un dialogo tra passato e presente, individuale e universale. La Fondazione Creativi Italiani supporta l’arte che si interroga sulle esperienze che danno vita all’identità dell’individuo, a difesa delle diversità di ognuno e a favore della specificità delle tradizioni, dei modelli di comportamento, delle culture.