Simona Di Meo: l’arte al servizio della memoria storica dei luoghi
Il suo lavoro mette in moto dei processi che hanno lo scopo di riattivare la memoria storica ed emotiva del luogo, innescando meccanismi di partecipazione e di dialogo con differenti tipologie di pubblico.
La ricerca di Simona Di Meo è capace di fondere il realismo con il simbolismo, creando opere che invitano lo spettatore a un profondo dialogo interiore. La sua ricerca è caratterizzata dalla raccolta e la rielaborazione di documenti storici, interviste e testimonianze dirette, che le permettono di stabilire un piano relazionale ed empatico con i suoi protagonisti. Il suo lavoro mette in moto dei processi che hanno lo scopo di riattivare la memoria storica ed emotiva del luogo, innescando meccanismi di partecipazione e di dialogo con differenti tipologie di pubblico. Disponendosi ad una pratica che non predilige alcun media in particolare, realizza opere e interventi che esplorano percorsi interdisciplinari tra arte, paesaggio, società e territorio. Uno degli aspetti che da sempre stanno a cuore alla Fondazione Creativi Italiani e quello della Rigenerazione urbana e territoriale che consente di conseguire una migliore qualità della vita, nella prospettiva strategica della Sostenibilità ambientale e sociale, della Circolarità dei processi produttivi e di consumo e della Transizione Ecologica, attivando processi che mettano al centro delle iniziative gli abitanti e le loro esigenze e aspettative.
Simona Di Meo/ Art Around, “La collina dei ciliegi”. Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo (MI) – Rendering-dell’affissione con manifesti 6×3 nel quartiere-Bicocca.
Per oltre un anno, nell’ambito del progetto di arte pubblica Art Around, Simona Di Meo ha lavorato nel quartiere in forte cambiamento della Bicocca, instaurando un lungo dialogo con i cittadini grazie alla collaborazione del giornale locale Zona 9. Nel corso dei mesi, la raccolta di informazioni, fotografie e testimonianze personali degli abitanti si è via via concentrata su Borgo Pirelli e sui suoi abitanti, alcuni dei quali sono discendenti diretti dei primi operai insediatisi a inizio secolo, con il sorgere delle fabbriche della Milano industriale. La vicenda di Borgo Pirelli diventa per la giovane artista una parabola della modernità, di cui forse è possibile riannodare i fili, e un simbolo della resistenza alle profonde trasformazioni che ha vissuto la città negli ultimi decenni. Il progetto di Simona Di Meo, composto da un articolato insieme di documenti, fotografie di famiglia e immagini appositamente realizzate, si è articolato in tre parti: una campagna di affissione pubblica nel quartiere e attraverso una serie di manifesti 6×3; un intervento sul numero di maggio del giornale Zona 9, distribuito gratuitamente nel quartiere; una mostra intitolata “La collina dei ciliegi” dove l’artista accosta in maniera libera e personale le fotografie da lei realizzate, una selezione dei materiali originali raccolti durante il progetto, alcuni pensieri degli abitanti di Borgo Pirelli.
Il Museo di Fotografia Contemporanea di Milano ha ospitato questa terza parte del progetto. L’installazione rivela la forza evocativa degli oggetti originali, depositi di vissuto e di memoria, messi a disposizione dagli abitanti del Borgo Pirelli, e utilizzati dall’artista “allo scopo di tracciare un percorso sensoriale ed emotivo, che non afferma nessuna verità costituita ma che vuole offrire ampi spazi di riflessione”, senza nascondere le contraddizioni dello sviluppo urbano su temi attuali quali l’ambiente, la gentrificazione, la mescolanza culturale. Simona Di Meo è un’artista che continua a esplorare le profondità dell’essere umano attraverso un’arte che è allo stesso tempo personale e universale. Le sue opere, ricche di simbolismo e intensità emotiva, offrono una riflessione profonda sulle complessità dell’esistenza, invitando lo spettatore a un viaggio interiore tanto intimo quanto rivelatore. Con la sua capacità di innovare e sperimentare, Di Meo si conferma come una delle voci più interessanti dell’arte contemporanea, capace di toccare corde emotive profonde e di lasciare un segno duraturo nel cuore e nella mente di chi osserva le sue opere.