Silvia Giordani: il paesaggio come varco verso realtà inesplorate
Le sue opere realizzate principalmente con acrilico e olio su tela, esplorano paesaggi immaginari e remoti, privi di qualsiasi traccia umana, dominati da una natura che assume forme e colori inusuali. La Fondazione Creativi Italiani ne apprezza l’originalità ne riconosce il significativo valore artistico.


Silvia Giordani, nata a Vicenza nel 1992, è una pittrice contemporanea che vive e lavora a Venezia. Dopo essersi diplomata all’Accademia di Belle Arti di Venezia, ha orientato la sua ricerca artistica verso il concetto di paesaggio, creando un linguaggio pittorico unico che riflette la sua visione personale della natura e dello spazio. Le sue opere realizzate principalmente con acrilico e olio su tela, esplorano paesaggi immaginari e remoti, privi di qualsiasi traccia umana, dominati da una natura che assume forme e colori inusuali. La Fondazione Creativi Italiani ne apprezza l’originalità e ne riconosce il significativo valore artistico.

Cristalli sognanti, acrilico e olio su tela, 100×80 cm, 2024
Nei suoi dipinti, Giordani costruisce scenari enigmatici in cui la natura si manifesta attraverso interazioni silenziose tra elementi minerali e vegetali. Tuttavia, questi elementi mantengono volutamente un’ambiguità, sfuggendo a una classificazione netta. Ciò che rende le sue opere particolarmente suggestive è la tensione visiva creata dal contrasto tra queste entità organiche e i fondi graduali, che suggeriscono tanto cieli crepuscolari quanto ambienti digitali. Le sue composizioni portano l’osservatore a riflettere sulla propria posizione rispetto al mondo, sospesa tra interno ed esterno, tra sopra e sotto, o tra realtà differenti.

First Flora, acrilico e olio su tela, 120×160 cm, 2024
Uno dei tratti più distintivi del suo lavoro è l’uso del colore e delle aperture cromatiche all’interno dei suoi paesaggi, che sembrano fungere da varchi o portali verso altre dimensioni. Ispirata dalla letteratura distopica e fantascientifica, l’artista esplora il confine sottile tra il reale e l’irreale, dando vita a scenari sospesi nel tempo e nello spazio, misteriosi frammenti di mondi inesplorati. Giordani è attiva sulla scena artistica nazionale e internazionale, partecipando a numerose mostre di rilievo. Tra le sue esposizioni più recenti (2023-2024) figurano “Moon Walk”, una bipersonale alla Buysse Gallery in Belgio; “Lavinia” presso The Gate, DIFC, Dubai; “The Sky is of all Eyes”, curata da Andrea Festa a Taipei Dangdai, Taiwan; e “Timeless Land”, a cura di Domenico De Chirico presso la Galleria Gianpaolo Abbondio di Todi. Ha esposto anche alla Boccanera Gallery di Milano e Trento con la mostra “Se il paesaggio è simbolico”, alla Marignana Arte Project Room di Venezia con “Liberi tutti”, e nella personale “Dov’è lontano” a Palazzo Cordellina, Vicenza, curata da Matteo Sormani e Amanda Hawkins Beltrame.

Gorge, 100×80 cm, acrilico e olio su tela, 2024
Il suo lavoro è stato riconosciuto attraverso importanti premi e residenze artistiche. Nel 2024 ha vinto il Premio Arte Contemporanea indetto dalla Regione del Veneto e nel 2023 è stata finalista al Premio Fondazione Francesco Fabbri. Ha partecipato a programmi di residenza come Dolomiti Contemporanee, la Fondazione Bevilacqua La Masa e Inedita 2. Inoltre, nel 2020, ha co-fondato a Mestre lo spazio indipendente “Kadabra studio” insieme ad altri dieci artisti emergenti. La poetica di Silvia Giordani si sviluppa quindi attraverso un’esplorazione continua dei confini tra mondi diversi, reali e immaginari, creando paesaggi che offrono all’osservatore una nuova prospettiva sul rapporto tra natura, spazio e tempo.

Towers, acrilico e olio su tela, 100×80 cm, 2024
Nell’immagine in copertina l’artista Silvia Giordani