Matteo Mauro, un’arte iper-contemporanea e immateriale che scompone il reale
Come a livello concettuale stiamo entrando in un nuovo modo di intendere e fruire l’arte, così con lo stesso cambio di paradigma la Fondazione Creativi Italiani ricerca con il suo nuovo progetto dedicato all”Industria 5.0 di creare un equilibrio tra tecnologie avanzate e competenze umane, sfruttando l’intelligenza artificiale, l’Internet delle cose (IoT), la robotica collaborativa e le tecnologie verdi per sviluppare processi produttivi più efficienti e rispettosi dell’ambiente.
di Vittorio Zenardi
Il catanese Matteo Mauro è l’unico esponente italiano dell’arte generativa, ovvero l’arte che genera arte, dando vita a nuovi linguaggi e modi di espressione, dagli NFT alla Crypto Art in una perfetta sintesi fra tradizione figurativa e tecnologie digitali. La sua serie di dipinti “Micromegalic Inscriptions” (Inscrizioni Micromegaliche), che l’ha fatto conoscere al grande pubblico, gli ha portato anche numerosi riconoscimenti, tra cui il Master of Art e l’International Van Gogh Prize, consegnatogli da José Van Roy Dalí, figlio di Salvador Dalí.
Le inscrizioni micromegaliche sono incisioni computazionali di capricci tracciati e astratti. Queste creazioni digitali, che si trovano nel regno dell’arte generativa, non si limitano a reinterpretare i processi meccanici dell’incisione tradizionale, ma essendo riproducibili infinite volte e ovunque, esemplificano l’evoluzione delle pratiche di produzione di massa e l’inevitabile simbiosi tra l’uomo e la macchina. Quindi, la spontaneità morfogenica e i vincoli matematici vengono elaborati da un software, per creare nuove metafore per arricchire i paradigmi tradizionali. I tratti del pixel percepiscono e reagiscono alle iscrizioni precedenti. Il conflitto diventa giunzione o repulsione. La percezione creativa e l’azione gestuale sono totalmente calcolate. Come a livello concettuale stiamo entrando in un nuovo modo di intendere e fruire l’arte, così con lo stesso cambio di paradigma la Fondazione Creativi Italiani ricerca con il suo nuovo progetto dedicato all”Industria 5.0 di creare un equilibrio tra tecnologie avanzate e competenze umane, sfruttando l’intelligenza artificiale, l’Internet delle cose (IoT), la robotica collaborativa e le tecnologie verdi per sviluppare processi produttivi più efficienti e rispettosi dell’ambiente.
Rokoko
Le opere che costituiscono la serie sono il risultato di una ricerca artistica incentrata non solo sulla tecnica pittorica e sulle trasformazioni sorte dall’applicazione delle nuove tecnologie, ma anche di un approfondimento teorico. Mauro ha collaborato con la famiglia Lamborghini al loro primo rilascio di NFT. I sui lavori sono stati esposti alla Royal Academy of Arts, al MACS, alla Triennale di Milano, al Museo Marte, al MEAM, al Museo della Fabbrica, al Dubai Design District, al Qianjiang International Art Museum, al Datong Museum, al Le Salon des Indépendants. Definito “un rappresentante dell’Arte Cripto in Italia” le sue opere sono acquistate da alcuni dei più grandi fondi d’arte.
“Il Mio Barocco”
Il Mio Barocco, Macs Edition
In questa ricerca, le stampe incise costituiscono le principali fonti di studio e analisi teorica, ma anche pratica che sfocia nella produzione artistica multidimensionale di opere pittoriche, scultoree e installazioni ispirate alle stampe Rococò, ai dipinti Barocchi e alle loro particolari tecniche di fabbricazione e rappresentazione mirando alla comprensione del significato del termine micromegalico nel campo della storia dell’arte. L’artista, attraverso l’astrazione delle forme, ricrea quelle atmosfere sospese tra il reale e il fantastico, proseguendo quel viaggio sperimentale cui il dinamismo metamorfico del Rococò aveva dato inizio. L’energia che sprigionano queste opere, avanguardia di un movimento in continua evoluzione, di cui Mauro è un indiscusso protagonista, crea qualcosa che va al di là della richiesta di mercato, avendo un valore etereo ed eterno, come l’arte e la blockchain.