Massimiliano Corteselli, la fotografia come racconto mitologico
Il progetto fotografico Contrapasso è un’inchiesta sociologica sugli incendi che attanagliano il Mare Nostrum.


di Vittorio Zenardi
Massimiliano Corteselli (Tivoli, 1994) è un artista visivo che attualmente usa la fotografia per la sua ricerca sul rapporto fra l’uomo e la natura nel contesto dell’antropocene. Nel 2022 ha ricevuto una borsa di studio dalla VG Bild-Kunst/Kulturwerk Foundation per il suo progetto Contrapasso che sarà presentato in numerose esposizioni e nel 2023 vince il primo premio di Muenzenberg Forum Photography Award 2023.

Contrapasso
Il progetto fotografico Contrapasso è un’inchiesta sociologica sugli incendi che attanagliano il Mare Nostrum. Nell’Inferno, la prima parte della Divina Commedia, Dante intraprende un viaggio attraverso l’inferno insieme al poeta romano Virgilio, incontrando persone decedute estratte dai libri di storia e persone che conosceva personalmente. Questi individui subiscono la punizione eterna attraverso un processo simile o contrastante con il peccato commesso. Questa punizione è conosciuta come “contrappasso”.
Molti degli incendi nel Mediterraneo sono causati dall’uomo; a causa della speculazione immobiliare, del disboscamento dei terreni per l’agricoltura e di altri motivi economici. In alcune aree, dove l’autorità delle istituzioni formali è stata erosa, il fuoco viene utilizzato come forma di vendetta. A causa della difficoltà di indagare sulle cause degli incendi, le persone diffondono voci e raccontano storie sugli incendi che, per Corteselli contengono contenuti biblici e temi archetipici. In Contrapasso l’artista crea un’analogia tra l’Inferno di Dante e gli incendi nella regione mediterranea e li reinterpreta come una punizione divina. Nel mondo moderno e globalizzato la relazione tra causa ed effetto non è sempre chiara. Sta diventando più importante che mai pensare al modo in cui le nostre azioni come esseri umani scatenano un circolo vizioso di causalità, che alla fine tornerà ad affliggerci. La Fondazione Creativi Italiani, nell’ottica della propria missione di rigenerazione ai diversi livelli, ha recentemente varato un programma innovativo dedicato all’Industria 5.0 proprio per accompagnare la transizione ecologica delle imprese. Attraverso seminari, workshop e consulenze personalizzate, la fondazione fornisce le conoscenze e gli strumenti necessari per intraprendere questo percorso di trasformazione. Il concetto centrale dell‘Industria 5.0 è quello di creare un equilibrio tra tecnologie avanzate e competenze umane, sfruttando l’intelligenza artificiale, l’Internet delle cose (IoT), la robotica collaborativa e le tecnologie verdi per sviluppare processi produttivi più efficienti e rispettosi dell’ambiente.
