Madda Lena: l’arte che trasforma i borghi in incanto
Il suo progetto artistico, che mescola creatività e passione per la valorizzazione del territorio, si concretizza in opere straordinarie: dipinti realizzati con aerografo su vecchi portoni di case abbandonate o ancora abitate.
Maddalena Marzulli, in arte Madda Lena, ha trovato nella pittura una forma di riscatto e rigenerazione, tanto per sé quanto per i luoghi in cui vive. Il suo progetto artistico, che mescola creatività e passione per la valorizzazione del territorio, si concretizza in opere straordinarie: dipinti realizzati con aerografo su vecchi portoni di case abbandonate o ancora abitate. Ogni opera è un gesto d’amore verso il borgo che, come racconta lei stessa, “mi ha donato magia in un periodo molto difficile della mia vita“.
L’arte come riscatto del borgo
Per Madda Lena, il suo lavoro non è solo un atto di creazione, ma una missione per restituire vita e bellezza ai borghi storici, spesso dimenticati. In un’epoca in cui si cerca di rilanciare i piccoli centri puntando su commercializzazione e movida, Madda Lena propone una visione radicalmente diversa. “Ho sempre pensato che l’arte sia più che sufficiente per attirare gente e farla proiettare in un mondo diverso da quello in cui viviamo tutti i giorni“, afferma con convinzione. Nella sua visione, i borghi non hanno bisogno di caos, ma di tranquillità, arte e bellezza per trasformarsi in luoghi incantati. Il suo processo creativo è unico: prima di tutto, identifica i proprietari dei portoni su cui desidera lavorare, ottiene il loro permesso e poi dà inizio alla magia. I disegni, eseguiti con aerografo, sono delicati e precisi, capaci di valorizzare superfici storiche e raccontare una storia nuova. La scelta di usare l’aerografo le permette una maggiore precisione e pulizia nel tratto, offrendo un controllo più raffinato delle sfumature e delle tonalità.
La Fondazione Creativi Italiani ha tra i suoi obbiettivi proprio quello di contribuire a recuperare e valorizzare i “luoghi” presenti nel nostro Paese, tramite una rigenerazione urbana e culturale che debba avvenire coerentemente con le nostre tradizioni e capacità creative.
Collaborazioni artistiche e ispirazioni
Oltre ai portoni, il lavoro di Madda Lena include una preziosa collaborazione con Francesco Occhiogrosso, un artista ottantacinquenne che dipinge sassi raffiguranti vecchi mestieri, scorci del borgo e stili di vita del passato. Questi piccoli capolavori, che Madda Lena incolla su pareti e ingressi delle abitazioni, diventano dettagli suggestivi che arricchiscono il suo intervento artistico, creando un dialogo tra tradizione e contemporaneità. Il lavoro di Madda Lena è profondamente ispirato dal pittore francese William-Adolphe Bouguereau, noto per il suo straordinario realismo e la rappresentazione emotiva delle figure umane. Questa influenza si riflette nei suoi dipinti, in cui i volti e le figure emergono con una delicatezza e una bellezza che evocano le atmosfere classiche, pur portando un tocco moderno grazie alla tecnica dell’aerografo.
L’arte del vento e del tempo
Il progetto di Madda Lena si distingue per la sua capacità di legare insieme passato e presente, arte e vita quotidiana. I portoni e le case su cui lavora diventano simboli di trasformazione, spazi che si aprono non solo fisicamente ma anche emotivamente, invitando i visitatori a riscoprire la bellezza nascosta dei borghi italiani. “Sarebbe bello camminare nel silenzio più assoluto ma essere travolti da un fiume di bellezza e magia“, immagina l’artista, descrivendo la sua visione di un borgo dove fiori, piante, installazioni artistiche e botteghe artigianali si fondono per creare un’atmosfera unica e incantata.
Arte e sostenibilità
L’approccio di Madda Lena va oltre la semplice decorazione: si tratta di un progetto che mette al centro anche la sostenibilità e l’uso consapevole dei materiali. L’utilizzo dell’aerografo,infatti, le permette di creare tonalità su misura e ottimizzare il consumo di vernice, riducendo così lo spreco di materiali e risorse. Madda Lena è l’esempio di come l’arte possa trasformare luoghi, persone e storie. Le sue opere non solo restituiscono vita ai borghi dimenticati, ma offrono a chi le osserva una finestra su un mondo fatto di magia, bellezza e riflessione. Attraverso il suo lavoro, ci invita a rallentare, a osservare e a riscoprire il potere dell’arte come strumento di trasformazione.