Leonardo Petrucci: l’arte tra alchimia e tecnologia
La tecnica che utilizza maggiormente è una mediazione tra l’arte pittorica e quella digitale, fondendo così la tradizione classica toscana, dalla quale proviene, alla rielaborazione al computer.
Il grossetano Leonardo Petrucci indaga il rapporto tra arte, natura e tecnologia. Tutta la sua ricerca parte dal sistema alchemico che gli ha consentito di lavorare su un tema a lui molto caro, quello della geometria sacra a cui sovrappone contenuti contemporanei vicini alla scienza, alla biologia, alla fisica quantistica e all’astronomia. La tecnica che utilizza maggiormente è una mediazione tra l’arte pittorica e quella digitale, fondendo così la tradizione classica toscana, dalla quale proviene, alla rielaborazione al computer. L’approccio che l’artista ha con l’Opera durante la sua realizzazione è quello di un alchimista con la trasmutazione della materia, si mette continuamente in gioco, cercando l’impossibile e realizzandolo attraverso creazioni di enigmi linguistici e matematici. Nel progetto “A Social Ecosphere” realizzato ad Oulu, in Finlandia, si è immaginato, in un aspetto ludico e provocatorio, una partita a scacchi, dove il pubblico era invitato a giocare con pezzi bianchi di ghiaccio e pezzi neri di carbone. Lo scopo non era vincere o perdere, ma era continuare a giocare mentre il ghiaccio si scioglieva e il carbone, toccandolo, sporcava le mani. Una metafora della sfida che ci pone il cambiamento climatico, del tempo che scorre inesorabile e della necessità di un’inversione di rotta prima di arrivare ad un punto di non ritorno.
La Fondazione Creativi Italiani si fa promotrice di questa urgente esigenza sia con il progetto sull’Industria 5.0 che mira a sostenere la trasformazione del panorama industriale italiano, rendendolo più sostenibile e all’avanguardia che con La Scuola della Terra, progetto voluto dalla Presidente Dott.ssa Vanna Fadini che si configura come un importante agente per la transizione ecologica e la transizione digitale, grazie all’introduzione di avanzate tecnologie in campo biologico e nanotecnologico nelle strutture produttive dell’agricoltura e della trasformazione alimentare dei prodotti agricoli.
Nel corpus denominato Red Hope, Petrucci presenta una serie di tappeti di lana fatti a mano, avvalendosi delle grandi maestranze tessili indiane dei villaggi attorno a Varanasi, nell’Uttar Pradesh. Nodo dopo nodo, gli artigiani hanno riprodotto ai telai le fotografiche che il rover Curiosity della NASA scatta alle porzioni di suolo marziano dopo averne perforato le superfici rocciose. Calpestando i tappeti, i visitatori diventano le prime persone a mettere piede su Marte grazie ad una semplice azione pionieristica. Red Hope gode del patrocinio della Nasa (National Aeronautics and Space Administration).