Giulia Tombolato: un viaggio tra colore, struttura ed emozione
La giovane artista ha attirato l’attenzione della Fondazione Creativi Italiani per l’originale uso del colore, teso a riflettere la complessa tela dell’animo umano.


Giulia Tombolato, nata a Castelfranco Veneto (Treviso) nel 1999, è una giovane artista che ha attirato l’attenzione della Fondazione Creativi Italiani per l’originale uso del colore, teso a riflettere la complessa tela dell’animo umano. Inizia la sua formazione presso il Liceo Artistico “Michele Fanoli” di Cittadella, dove sviluppa le basi tecniche e artistiche che alimentano il suo interesse per l’esplorazione visiva. La sua passione l’ha portata all’Accademia di Belle Arti di Venezia, una delle più prestigiose istituzioni artistiche d’Italia, dove ha conseguito la laurea triennale nel 2022. Attualmente, sta continuando, nello stesso istituto, frequentando un Master in pittura, in cui approfondisce il suo linguaggio visivo e concettuale. Ma la sua ricerca artistica non si è fermata entro i confini italiani. Tombolato ha infatti intrapreso un percorso internazionale, arricchendo il suo bagaglio culturale e artistico grazie agli studi presso l’Hochschule für Bildende Künste di Dresda, in Germania. Questa esperienza l’ha messa in contatto con nuove tecniche e prospettive, espandendo ulteriormente i suoi orizzonti creativi.

“Composizione 1928”, acrilico su tela, 200×160 cm, 2024..jpg
Mostre Internazionali e riconoscimenti
Negli ultimi tre anni, ha esposto i suoi lavori in mostre collettive e personali in Italia, Germania e Francia, confermandosi come un’artista in continua crescita. Tra le sue partecipazioni recenti spiccano mostre come “Astraendo in libertà” a Udine e “Apricity” a Berlino, eventi che hanno evidenziato la sua capacità di dialogare con temi complessi e universali attraverso un linguaggio pittorico unico e riconoscibile. La sua carriera è stata coronata anche da riconoscimenti importanti, come il secondo posto al Premio Ilaria Ciardi nel 2023 e la finale alla XIV Edizione del Combat Prize nella sezione di pittura.
La Poetica del colore: l’alfabeto creativo di Giulia
Il cuore della pratica artistica di Giulia, risiede nella sua esplorazione del colore come elemento strutturale. Nei suoi lavori, il colore diventa la chiave di lettura per comprendere la composizione e l’essenza del dipinto. Attraverso un processo che combina l’uso di stencils e serigrafia, crea serie di opere che giocano con contrasti cromatici e pattern geometrici, spesso ispirati al mondo del design e della moda. Giulia definisce questo approccio come la creazione di un vero e proprio “alfabeto dei colori”, un linguaggio visivo con cui gioca come se fosse un puzzle, esplorando le molteplici possibilità che ogni combinazione cromatica può offrire. L’uso del bianco nelle sue opere è particolarmente interessante: non è semplicemente uno sfondo, ma un elemento che gioca con lo spettatore, creando un’illusione di profondità e ambiguità.

“The Hidden Space”, acrilico su tela serigrafata, 200×160 cm, 2024
Un approccio ludico e riflessivo
La sua creatività si manifesta in un approccio ludico alla tela, un continuo dialogo tra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere. Ogni opera è il risultato di un processo di ricerca ossessiva e meditativa, che indaga le possibilità stesse della pittura e la natura delle emozioni umane. Attraverso forme geometriche, gesti e colori espressivi cerca di sezionare e comprendere la complessità di tali emozioni, utilizzando il colore per rappresentare le sfumature della condizione umana.
Sperimentazione tridimensionale
Negli ultimi tempi, ha ampliato la sua pratica artistica esplorando anche supporti tridimensionali. Ha iniziato a lavorare su oggetti di uso comune, trattandoli come fossero tele. In questo modo, conferisce loro una nuova identità e vita, modificandone la percezione attraverso la loro manipolazione artistica. Questo processo dimostra la sua continua evoluzione e il desiderio di sperimentare nuove forme di espressione. La sua ricerca, infatti, riflette una continua tensione tra gioco e riflessione, tra intuizione e rigore tecnico, in un perenne dialogo personale tra forma e colore.

“Untitled”, stencils su carta colorata, 200×100 cm, 2024
Nell’immagine in copertina: “Composizione 1” acrilico su carta, 2024