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Giulia Dall’Olio: una natura in evoluzione per vincere la sfida dell’antropizzazione

L’artista si avvale del disegno e della pittura per indagare il fenomeno dell’antropizzazione.

Giulia Dall’Olio: una natura in evoluzione per vincere la sfida dell’antropizzazione Giulia Dall’Olio: una natura in evoluzione per vincere la sfida dell’antropizzazione

di Vittorio Zenardi


Giulia Dall’Olio si distingue per la sua capacità di fondere tecniche tradizionali con una sensibilità moderna, creando opere che parlano di un mondo in equilibrio precario tra natura e umanità. I suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove ha conseguito una laurea in Pittura, l’hanno portata a sviluppare un interesse per l’esplorazione della natura, non solo come soggetto, ma anche come metafora della condizione esistenziale. Dall’Olio combina tecniche pittoriche tradizionali con un approccio contemporaneo, creando opere che sono sia riflessive che evocative, caratterizzate da una rappresentazione quasi onirica del paesaggio naturale. Le sue tele sono spesso dominate da fitte foreste, grovigli di rami e radici, che sembrano espandersi oltre i confini del quadro, suggerendo un mondo che è allo stesso tempo affascinante e misterioso. Questi paesaggi, però, non sono semplici rappresentazioni naturalistiche; essi evocano un senso di intimità e di connessione profonda con la natura, ma anche una sottile inquietudine per il fragile equilibrio che esiste tra l’uomo e l’ambiente. Per rafforzare questo equilibrio la Fondazione Creativi Italiani ha dato vita al progetto “La scuola della Terra”, fortemente voluto dalla Presidente, la Dott.ssa Vanna Fadini, a tutela dell’ambiente naturale e antropico attraverso il perseguimento della strategia della Sostenibilità e di quella della Economia Circolare. Grazie all’introduzione di avanzate tecnologie in campo digitale, biologico e nanotecnologico nelle strutture produttive dell’agricoltura e della trasformazione alimentare dei prodotti agricoli si possono incrementare sensibilmente l’efficienza dei processi produttivi, la qualità del loro output e di ridurre l’utilizzo di risorse materiali ed energetiche anche attraverso azioni di riciclo e riuso (Agricoltura Rinnovabile).


g 19][227 d, 2021, carboncino e pastello su carta, 96 x 96 cm


Dall’Olio utilizza una tavolozza che varia dai toni scuri e terrosi a quelli più luminosi e vibranti, conferendo alle sue opere una dimensione emotiva che parla direttamente allo spettatore. Ogni pennellata sembra suggerire un movimento, un respiro della natura, quasi a voler ricordare che ciò che vediamo sulla tela è vivo, in continua trasformazione. Uno dei temi centrali del lavoro di Giulia Dall’Olio è la tensione tra l’uomo e la natura. Le sue opere riflettono su come l’intervento umano stia alterando l’equilibrio naturale, e su come la natura stessa risponda a queste interferenze. In alcuni dipinti, la vegetazione sembra invadere lo spazio umano, come se la natura stesse tentando di riprendersi ciò che le è stato tolto. In altri, si percepisce una sorta di armonia ritrovata, dove l’uomo e la natura coesistono in un delicato equilibrio. Questo dialogo tra naturale e artificiale è particolarmente evidente nelle sue opere più recenti, dove elementi architettonici si fondono con la vegetazione, creando un contrasto tra il costruito e l’organico. Questi dipinti non sono solo esteticamente affascinanti, ma invitano anche a una riflessione profonda sul nostro ruolo come custodi del pianeta.


In copertina: g 19][224 d, 2021, carboncino e pastello su carta, 96 x 96 cm