Elisa Talentino e la grazia della leggerezza
L’ambiente e i suoi abitanti, animali e vegetali, sono, una fonte imprescindibile di ispirazione per l’artista, che si dedica a studi di botanica ed etologia: spesso da lei utilizzati come elementi simbolici. La natura e la sostenibilità ambientale sono al centro della missione che la Fondazione Creativi Italiani porta avanti, tramite “La Scuola della Terra”, la sua Summer School e progetti come Industria 5.0 che supportano le imprese nella transizione ecologica.
di Vittorio Zenardi
Elisa Talentino è una delle illustratrici più affermate ed importanti d’Italia. I suoi lavori, che hanno il più delle volte come protagoniste figure femminili, sono realizzati fondendo varie tecniche di stampa artistica come la serigrafia e la monotipia (tecnica artistica a metà tra la pittura e l’incisione) unite a tecniche tradizionali di pittura. L’ambiente e i suoi abitanti, animali e vegetali, sono, una fonte imprescindibile di ispirazione per l’artista, che si dedica a studi di botanica ed etologia: spesso da lei utilizzati come elementi simbolici. La natura e la sostenibilità ambientale sono al centro della missione che la Fondazione Creativi Italiani porta avanti, tramite “La Scuola della Terra“, la sua Summer School e progetti come Industria 5.0 che supportano le imprese nella transizione ecologica.
Le sue storie sono animate da figure sensuali e misteriose che si muovono in un tempo sospeso in ambienti naturali avvolgenti e rigogliosi. Allo stesso modo però il concreto si mescola con il fantasioso. D’altronde questa capacità è sostenuta e ben rappresentata nelle sue opere anche dalla maestria del suo talento. Un percorso trasversale che si affina sempre di più e che le ha portato a numerosi riconoscimenti premi e collaborazioni con riviste e quotidiani nazionali e internazionali, tra cui «The New York Times», «The Washington Post», «La Repubblica», «Corriere della Sera» e «La Stampa», e con diverse case editrici. Il lavoro di Elisa Talentino ha fatto, infatti, da cornice a importanti romanzi (tra cui la riedizione dell’opera completa di Dacia Maraini), la tavola intitolata “Tuffo” realizzata per Einaudi, come copertina de “Il danzatore dell’acqua”, edizione italiana del romanzo di Ta-Nehisi Coate, mentre “Salto” è stata creata per la mostra “Affiche” allestita negli spazi pubblici di Cremona nel 2019. Con “Sisterhood”, invece, l’artista ha firmato la copertina del libro di Daniela Dawn, “Qual è la via del vento” per le edizioni E/O, infine l’opera “Il Barone Rampante” è stata commissionata nel 2019 dall’Ama Festival di Castel di Lama (AP).
Nel 2017 realizza il cortometraggio d’animazione Dandelion, nato nell’ambito di Borderscapes, un progetto di residenza d’artista, cofinanziato dall’Unione Europea nel quadro del Programma Interreg V-A Francia-Italia Alcotra 2014-2020. Un percorso creativo di valorizzazione dei territori alpini transfrontalieri fra l’Italia e la Francia. Un anno intero di lavoro, più di mille acquerelli, 10 fotogrammi al secondo, con la musica di Julia Kent (che ha anche contribuito alla colonna sonora di «This Must Be the Place» di Paolo Sorrentino) vincitore di numerosi premi tra cui il Lago Film Fest e il Glocal Film Festival. Le sue opere sono state esposte in numerose mostre, in Italia e all’estero. Nel 2023 ha realizzato le illustrazioni per la trentacinquesima edizione del salone del libro di Torino.