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Angelica Speroni: “La ricerca artistica è un viaggio verso un orizzonte che si allontana a ogni passo”

Intervista ad Angelica Speroni, vincitrice del Premio della Fondazione Creativi Italiani nel 2022, nella sezione Arti Visive, per la miglior Tesi Magistrale

Angelica Speroni: “La ricerca artistica è un viaggio verso un orizzonte che si allontana a ogni passo” Angelica Speroni: “La ricerca artistica è un viaggio verso un orizzonte che si allontana a ogni passo”

Angelica Speroni è prossima a concludere il Dottorato di Ricerca in Estetica presso l’Université Paris 8, dove, in cotutela con lo IUAV di Venezia, porta avanti una ricerca sull’intermedialità nelle arti contemporanee, in particolare attraverso l’exemplum dell’itinerario creativo e dell’opera di Lucia Romualdi. Doppio diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma con il massimo dei voti, cultrice della materia in Estetica e Museografia e Progettazione di Sistemi Espositivi, è stata la vincitrice del Premio della Fondazione Creativi Italiani nel 2022, nella sezione Arti Visive, per la miglior Tesi Magistrale. Titolo: “Raggiungere l’orizzonte. Significato, valore e funzione della ricerca artistica“, relatore il Prof. Massimo Carboni. Ora questa Tesi è diventata un volume che sarà presentato martedì 1 ottobre alle ore 18.00 presso l’Auditorium del MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma. In vista di questo evento, l’abbiamo intervistata per una conversazione su cosa vuol dire interrogarsi oggi sull’importanza della ricerca artistica e sul ruolo della creatività.


Salve Angelica, lei parte da un’indagine sui fondamenti teorici della ricerca, per poi passare ad un’analisi critica del quadro istituzionale e giuridico italiano e dei problemi che questo comporta. Quanto, però, la creatività può aiutare questa ricerca?

Molto! Purtroppo c’è una discrepanza enorme tra quelli che sarebbero i presupposti minimi per “promuovere” la ricerca, rispettando il dettato costituzionale, e quella che è invece la situazione italiana. Per questo noi ricercatori dobbiamo essere molto creativi…

Fino a dove si può spingere la ricerca artistica? Quale è appunto, l’orizzonte?

L’orizzonte è per sua stessa definizione un confine invalicabile ma si sposta in base insieme a chi lo cerca. Per questo l’impossibile idea di raggiungerlo descrive molto bene a mio parere l’attività di ricerca (artistica in particolare), necessaria, asintotica e a suo modo fallimentare. Nel libro scrivo che la ricerca è un camminare, senza avere un sentiero già tracciato, camminare senza sosta e senza fine, mentre ad ogni passo l’orizzonte si allontana. Ma il discorso è complesso, nel libro ne parlo più articolatamente.

Cosa è per lei la creatività?

Cito le parole di Lucia Romualdi, l’artista su cui verte la mia ricerca di Dottorato e a cui ho dedicato un capitolo del libro, ampliandolo rispetto alla versione della Tesi. «Penso che la creatività sia uno stato potenziale presente in tutti. Negli artisti è sollecitata, diciamo, in modo multi direzionale perché è sviluppata da una coscienza creativa e da un’attenzione».

Progetti per il futuro?

Tutti di ricerca. La mia università mi presenta (!) alla “qualificazione” per insegnare in Francia, un corrispettivo dell’ASN, prima o poi mi presenterò da sola anche all’ASN. Intanto però vorrei fare una retrospettiva di Romualdi, anzi ci sono già delle ipotesi con importanti musei italiani.

Crediti fotografici: @ Monkeys Video Lab