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Andrea Mastrovito, un artista eclettico al di là dei codici

L’artista è un mix che va dalle illustrazione di libri e giornali al “neorealismo” di matrice cinematografica, dal gusto della descrizione botanico-paesaggistica della natura fino alle narrazioni simboliste.

Andrea Mastrovito,  un artista eclettico al di là dei codici Andrea Mastrovito,  un artista eclettico al di là dei codici

Andrea Mastrovito è un artista multimediale, vincitore tra gli altri dell’New York Prize, del Moroso Prize e dell’Italian Council, il bando del Mibact che sostiene l’arte contemporanea italiana nel mondo. Nei suoi lavori, l’uso virtuoso di tecniche e materiali provenienti dalla lunga storia dell’arte e dell’artigianato, come la trasparenza della pittura su vetro, l’intarsio di superfici lignee, l’incisione e la proiezione laser intessono un dialogo sapiente che mescola in modo disinibito antico e contemporaneo. Esplorando il disegno come copia, metamorfosi e atto performativo, Mastrovito rielabora e reinterpreta il nostro tempo senza piegarsi a convenzioni etiche o politiche, intendendo il disegno come linguaggio opposto alla scrittura, di cui rappresenta l’origine e il fine: una sorta di mediatore diretto tra il mondo delle idee e il mondo della realtà o forse sarebbe meglio dire il simulacro di essa. Anche le immagini sono un mix che va dalle illustrazione di libri e giornali al “neorealismo” di matrice cinematografica, dal gusto della descrizione botanico-paesaggistica della natura fino alle narrazioni simboliste.



La sua ultima mostra realizzata quest’anno presso la Wilde Gallery di Ginevra ha un titolo amaro : “La trave del mio occhio deriva dall’albero che io stesso ho piantato”. Nell’utima sala ospita un’installazione che ricrea una foresta istoriata fatta di undici tronchi di pioppo, meticolosamente intarsiati a mano uno a uno, che “raccontano di un giardino edenico da cui, ancora oggi, rischiamo tutti di essere cacciati” dichiara l’artista, che ci ricorda che abbiamo a disposizione del tempo che, volendo, possiamo dedicare alla difesa del nostro Pianeta e, di conseguenza, del nostro stesso futuro. Proprio come Mastrovito pone metaforicamente all’attenzione del suo variegato pubblico le tematiche legate alla sostenibilità ambientale, così la Fondazione Creativi Italiani si impegna nella trasformazione ecologica delle imprese con il suo nuovo progetto Industria 5.0 , la pionieristica Scuola della Terra nata da un idea della Presidente, la Dott.ssa Vanna Fadini per favorire i giovani imprenditori del settore Agrifood, e l’innovativa Summer School .



Nonostante il suo lavoro si basi su una grande consapevolezza e maturità tecnica, che lo rendono un disegnatore eccellente, è nella videoanimazione che risulta, se possibile, più accattivante. Nel 2017 ha esordito con il lungometraggio animato NYsferatu – Symphony of a Century, successivamente proiettato in diverse realtà museali, fondazioni e festival in tutto il mondo. La seconda esperienza come regista l’ha visto coinvolto nella realizzazione di “Non sono leggenda”, rifacimento animato de La notte dei morti viventi” (“Night of the Living Dead”) capolavoro del cinema diretto dal maestro George Andrew Romero, con cui ha vinto come ricordato sopra l’Italian Council. L’opera prevede la realizzazione di una sola copia, destinata al Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni di Pistoia oltre a un’exhibition copy che è stata utilizzata per il tour mondiale in diverse sedi museali e centri culturali internazionali come il Magazzino Italian Art a Cold Spring, il MUDAM del Lussemburgo, il Belvedere 21 di Vienna e gli Istituti Italiani di Cultura di Toronto, New York e Pretoria.