Andrea Barzaghi, l’esistenzialismo nell’arte
Al centro della sua ricerca artistica c’è “l’Uomo”, inteso come un intreccio di relazioni opposte, tra individuo e società, interiorità ed esteriorità. Le sue opere non mirano a spiegare concetti definitivi, ma piuttosto a cristallizzare interrogativi, esprimendo dubbi che rimangono aperti.


Andrea Barzaghi, nato a Monza nel 1988 e attualmente attivo a Milano, è un artista che ha costruito il suo percorso creativo attraverso esperienze e influenze artistiche in diverse città europee. La sua vocazione per la pittura è emersa già durante gli studi al Liceo Artistico Medardo Rosso di Lecco, dove si è avvicinato alla storia dell’arte. Successivamente, presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino, Barzaghi ha vissuto un periodo di intensa riflessione, alimentato dal confronto con i suoi compagni di corso e dal desiderio di esplorare il ruolo del pittore contemporaneo. Questo periodo ha rappresentato un preludio al cambiamento stilistico che ha definito la sua carriera. Durante il percorso di studio, che lo porta a Normberga dove resterà per ben otto anni, affina un linguaggio espressivo personale, trasformando l’influenza dei paesaggi lombardi della sua infanzia in una rappresentazione pittorica centrata sulla figura umana e sui suoi contrasti. La sua ricerca continua a Lipsia, dove entra in contatto in modo personale con la tradizione della Leipziger Schule e introduce nelle sue opere elementi tridimensionali, unendo pittura e scultura. I Germania, ha partecipato a mostre di rilievo, come Superstimulus (A&O Kunsthalle, 2019) e Malerei! Malerei! (Raum für Zeitgenossische Kunst, Norimberga, 2017), ottenendo anche riconoscimenti, tra cui il primo premio al Nürnberger Nachrichten Kunstpreis. L’artista si definisce un “pittore puro”, per il quale la pittura è molto più di un semplice medium: è un’attività intellettuale che collega mondi opposti – intellegibile e imperscrutabile, pubblico e intimo – in dialogo costante.

Sotto l’arco, 2024, olio su tela, 63×60 cm. – Collezione privata
L’uomo al centro dalle sue contraddizioni
Al centro della sua ricerca artistica c’è “l’Uomo”, inteso come un intreccio di relazioni opposte, tra individuo e società, interiorità ed esteriorità. Le sue opere non mirano a spiegare concetti definitivi, ma piuttosto a cristallizzare interrogativi, esprimendo dubbi che rimangono aperti. Un nuovo Umanesimo che riapre l’interrogativo sulla condizione dell’uomo e del suo destino verso un rinascimento culturale auspicato anche dalla Fondazione Creativi Italiani. Per Barzaghi, ogni opera è un punto di incontro tra teoria e pratica, dove forma e contenuto si fondono e si rafforzano reciprocamente. Con questo approccio amplia costantemente il suo linguaggio tecnico e concettuale, spingendosi verso una comunicazione sempre più intensa e raffinata, capace di coinvolgere lo spettatore in una riflessione personale e profonda. La sua pittura, quindi, non è mai mera estetica, ma un processo di indagine e rielaborazione del rapporto tra l’uomo e il mondo che lo circonda. Questo concetto è ben visibile nell’opera Dopo la tempesta, dove l’individuo riacquista il suo centro, emerge da un vortice apparentemente senza fine e riacquista la propria identità, riconosce non solo se stesso ma anche l’altro da sé. Scopre – o forse ricorda – di non essere stato solo durante il diluvio.

Dopo la tempesta, 2024, olio su carta, 29,8×41,8 cm – Collezione privata
Una pittura che evolve
Le sue opere nascono da un linguaggio pittorico che supera la mera tecnica e diviene un mezzo di relazione intellettuale e introspettiva. Nel corso della sua carriera, Barzaghi ha progressivamente ampliato il proprio orizzonte tecnico, riflettendo su come la pittura possa adattarsi alle sfide del presente senza mai tradire la sua essenza. Per lui, il processo pittorico non è solo un’espressione materiale, ma un modo di esplorare i limiti del linguaggio visivo, spingendo oltre la comunicazione tradizionale. Non dipinge per spiegare, ma per cercare. E in questa ricerca, la pittura diventa una finestra sulla condizione umana e sul suo mistero.

16 Disegni, 2023, acrilico e inchiostro su carta, 191×143 cm (dimensioni variabili) – Collezione privata
In copertina dettaglio dell’opera Dopo la tempesta, 2024, olio su carta, 29,8×41,8 cm – Collezione privata